Non esiste una sola depressione: scoprire di quale soffriamo noi o chi ci sta vicino è un primo passo per star meglio e orientarsi fra le varie proposte di cura
Le crisi depressive, pur se possono assomigliarsi per intensità e parte dei sintomi, mostrano anche tonalità e sfumature peculiari, che portano le persone che ne soffrono a manifestare il proprio disagio in modi molto diversi fra loro, a volte persino opposti. Ad esempio, a parità di malessere e di calo dell’umore, una persona può mostrare un’ipersensibilità emotiva e un abnorme stato d’ansia e un altro può cadere in uno stato di apatia e di distacco dalle cose che accadono. Uno può pensare di aver fatto tante cose sbagliate e magari anche del male, un altro percepisce che sono gli altri ad aver sbagliato e ad avercela con lui. Tale differenza è dovuta al fatto che in questi momenti la persona si sente in balìa di forze oscure più grandi di lei e dunque in tale disorientamento è più facile che emergano vecchi traumi, paure ancestrali, timori inconfessati.
La depressione può rimarcare le differenze individuali
La depressione può esacerbare un tratto di personalità, un lato del carattere, un modo di essere al mondo – presente anche prima ma in modo sfumato – fino ad assolutizzarlo e a farlo diventare l’elemento centrale di ogni pensiero e sensazione. Ad esempio, se la persona è già di per sé un po’ egocentrica e narcisista, durante la crisi continuerà a parlare di se stessa, di ciò che gli altri penseranno del suo crollo e, benché in senso negativo, alimenterà a dismisura il proprio “mito”: la sua non è una depressione normale, ma una “grande” depressione, uno spettacolare disastro. Chi invece ha già di solito la tendenza a rimuginare sul passato alimenterà una tendenza al pensiero ossessivo, al senso di colpa e alla lamentela continua. Diventare consapevoli di questi aspetti è importante per non farsene dominare e per ritrovare un migliore equilibrio mentre ci si avvia verso la guarigione.
La vivi in modo…
Persecutorio: hai la sensazione che tutto (la vita, il destino) e tutti (amici, colleghi, parenti, il mondo) tramino contro.
Cosa puoi fare: non chiuderti, ma spiega le tue paure ai tuoi cari e con essi ricrea un senso di protezione affettiva.
Narcisistico
Ti preoccupi molto per il “danno d’immagine”, per aver deluso, per quello che penseranno gli altri.
Cosa puoi fare: concediti almeno una volta di deludere e di deluderti, osservando quel che accade. Potresti avere positive sorprese.
Umorale
Sei preda di sbalzi d’umore e di un’alternanza continua nella visione di se stessi e della vita, e hai “le lacrime in tasca”.
Cosa puoi fare: quando hai un surplus di energia, non usarla tutto, risparmiane un po’; se il tono è basso, non cercare di reagire e non fare “bilanci di vita”.
Ansioso
Vivi uno stato di allerta continuo, di spavento di fronte ai sintomi e di terrore per non sapere come andrà a finire e se si riuscirà a guarire.
Cosa puoi fare: affidati a un centro benessere in cui sottoporsi a trattamenti corporei personalizzati. Evita terapie d’urto.
Apatico / esistenziale
Hai la sensazione profonda che nulla abbia più senso (vivere, amare, gioire, soffrire), e un forte pessimismo a tutto campo.
Cosa puoi fare: un psicoterapia, preferibilmente con analisi dei sogni per comprendere la trasformazione in atto e favorire la rinascita.
Ossessivo
Sei vittima di pensieri rimuginanti e ossessivi, che ripetono gli stessi temi, con spiccati sensi di colpa, rimpianti, rimorsi e lamenti.
Cosa puoi fare: una blanda ma piacevole attività fisica e/o trattamenti corporei di rilassamento dolce e graduale.
Fisico
Ti caratterizza una prevalente sensazione di debolezza, di energia insufficiente, talora con presenza di sintomi fisici costanti e/o mutevoli.
Cosa puoi fare: aiutati con ricostituenti naturali e un’alimentazione più energetica, prima di iniziare altre terapia. Sottoponiti ai dovuti controlli medici.
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