Depressione – Disturbo Bipolare

La depressione viene classificata in diverse sottoclassi in base alle caratteristiche sintomatologiche e cronologiche e all’età di insorgenza
In questo articolo parliamo di Disturbo Bipolare

Episodio misto

La diagnosi di episodio misto prevede che per un periodo di almeno una settimana, quasi ogni giorno, risultino soddisfatti sia i criteri per l’episodio maniacale che quelli per l’episodio depressivo maggiore. Sono presenti rapide ed abnormi oscillazioni dell’umore (dalla tristezza all’irritabilità, all’euforia) e spesso agitazione, insonnia ed ideazione al suicidio, con compromissione del funzionamento sociale e lavorativo. L’episodio misto è quindi caratterizzato dalla concomitanza e dal rapido alternarsi di sintomi depressivi e maniacali e comporta frequentemente la necessità di ricovero. Il paziente passa bruscamente dalla depressione all’euforia o, contemporaneamente, può presentare sintomi quali irritabilità, aggressività, iperattività, minacce, idee di suicidio o di rovina, con crisi improvvise di pianto. Tutte queste manifestazioni sono spesso accompagnate da deliri di persecuzione o di ipocondria. Gli episodi misti possono presentarsi in modo attenuato od essere caratterizzati dalla sintomatologia completa di una delle due polarità (depressiva o maniacale) insieme ad aspetti sfumati della polarità opposta, dando luogo a varie combinazioni.

Episodio ipomaniacale

è caratterizzato da un periodo ininterrotto di umore esageratamente e persistentemente elevato, espanso od irritabile di almeno 4 giorni, con la presenza di almeno 3 dei 7 sintomi identici a quelli dell’episodio maniacale con l’esclusione di deliri ed allucinazioni:

  1. eccessiva autostima o manie di grandezza;
  2. ridotto bisogno di sonno;
  3. maggiore loquacità del solito o spinta continua a parlare;
  4. fuga delle idee;
  5. distraibilità;
  6. aumentato coinvolgimento in attività finalizzate od agitazione psicomotoria;
  7. eccessivo coinvolgimento in attività ludiche con elevato potenziale di conseguenze dannose (acquisti eccessivi, sessualità sconveniente, investimenti avventati).

Il soggetto in stato ipomaniacale appare particolarmente allegro, riferisce benessere soggettivo, si dimostra deciso ed operativo, resistente alla fatica, con diminuito bisogno di sonno (che viene limitato a poche ore), si alza presto sentendosi in buone condizioni psichiche e fisiche ed è desideroso di intraprendere molte attività. Il paziente non ha una completa coscienza critica della malattia e tende spesso ad accreditare le condizioni attuali dell’umore come quelle abituali per lui. Inoltre, è facilmente distraibile, il corso del suo pensiero è accelerato ed i contenuti dello stesso tendono alla superficialità ed alla futilità. Possono tuttavia comparire facilmente anche irritabilità o permalosità di fronte alla imposizione di limiti od alle azioni di contenimento esercitate dall’ambiente.
Il quadro clinico, ad esordio rapido, dura da qualche settimana a qualche mese e, nel 5-15% dei casi, evolve verso uno stato maniacale di cui si rivela il precursore attenuato.

Disturbo Bipolare

Disturbo bipolare di tipo I

Per fare diagnosi di disturbo bipolare di tipo I è sufficiente che sia presente anche un solo episodio di mania o misto. Ciò indica inoltre che l’individuo è a rischio di sviluppare anche episodi depressivi (qualora non li abbia già manifestati). A questo disturbo sono spesso associati comportamenti violenti, abuso di alcool, suicidio, compromissione del rendimento lavorativo.

Disturbo bipolare di tipo II

In tale disturbo vengono inclusi i pazienti che alternano episodi depressivi maggiori con uno o più episodi ipomaniacali. Non deve però mai esserci stato un episodio maniacale o misto per poter fare diagnosi. I sintomi causano un significativo disagio, compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.

Disturbo ciclotimico

è caratterizzato da un continuo alternarsi, per un periodo di almeno due anni, di periodi con sintomi depressivi ed ipomaniacali attenuati rispetto a quelli degli episodi depressivi e maniacali. Durante tale periodo di due anni il paziente non è mai stato senza i sintomi descritti per un periodo superiore a due mesi. Inoltre, durante i primi due anni di malattia non è mai stato presente un episodio depressivo maggiore maniacale o misto.
La sintomatologia è caratterizzata da un rapido passaggio da una fase all’altra  (ciascuna della durata di pochi giorni) e consiste in: aumento o diminuzione del sonno, isolamento o ricerca disinibita del contatto con gli altri, eloquio scarso od eccessiva loquacità, pianto senza motivo od ilarità, rallentamento psico-motorio od affannosa ricerca di attività.
Le oscillazioni dell’umore si verificano di solito all’improvviso e sono di breve durata.
Nel 15-50% dei casi il disturbo evolve verso una forma bipolare di tipo I o II.

Tabella riassuntiva che illustra la differenza tra depressione “unipolare” e bipolare:

Episodio Depressivo Maggiore Unipolare Episodio Depressivo Maggiore Bipolare
Esordio più tardivo
Pochi episodi
Agitazione psico-motoria
Sintomi tipici
Insonnia
Basso rischio di suicidio
Più rari i sintomi psicotici (nei giovani)
Maggiore efficacia degli antidepressivi
Minore efficacia del litio
Familiarità per depressione
Esordio precoce
Più episodi
Rallentamento psico-motorio e sonnolenza
Sintomi atipici
Ipersonnia
Più alto rischio di suicidio
Più frequenti i sintomi psicotici (nei giovani)
Minore efficacia degli antidepressivi
Maggiore efficacia del litio
Familiarità per mania e depressione

Fonte: my-personaltrainer.it