YOGA – Studio Usa: le tecniche di respirazione controllata permettono di alleviare l’ansia e ridurre il livello degli ormoni dello stress, rappresentando una valida alternativa alla terapia farmacologica per contrastare i sintomi delle forse più leggere di depressione
di GIULIANO ALUFFI
PER ALLEVIARE i sintomi della depressione più insidiosa, quella che resiste ai farmaci antidepressivi, potrebbe bastare un approccio ”leggero” e del tutto privo di effetti collaterali: la respirazione yoga. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry da ricercatori della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania. L’esperimento ha coinvolto 25 pazienti affetti da disturbo depressivo maggiore – caratterizzato da perdurante senso di tristezza, pessimismo, bassa autostima, calo di interesse nelle attività, riduzione dell’appetito, insonnia – che non avevano tratto beneficio da un trattamento di due mesi a base di antidepressivi.
I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi: il primo gruppo ha seguito un corso di una settimana di posture, meditazione e respirazione secondo la metodologia Sudarshan Kriya Yoga, e poi due mesi di esercizi settimanali, mentre il secondo gruppo si è astenuto da queste attività.
Dopo i due mesi tutti i partecipanti hanno effettuato il test della scala di Hamilton per la depressione, uno dei più usati metodi diagnostici per questa malattia. Risultato: il gruppo che aveva seguito le pratiche yoga – contraddistinto da un punteggio medio di 22.0 (ossia depressione grave) all’inizio della terapia – ha migliorato in media di 10.27 punti la sua condizione, mentre il secondo gruppo non ha mostrato alcun miglioramento.
Oltre alla scala di Hamilton, che rispecchia la valutazione di uno specialista delle risposte del paziente a un questionario, nello studio si sono considerate anche due misure di autovalutazione: i cosiddetti ”inventari di Beck” per la depressione e l’ansia.
E in entrambi il gruppo che ha seguito la terapia yoga ha ottenuto miglioramenti rispetto all’altro gruppo: rispettivamente di 15.48 punti per la depressione e 5.19 punti per l’ansia.
”Oltre la metà di coloro che assumono antidepressivi non risponde pienamente al trattamento farmacologico, per questo è importante trovare nuove strade per battere la depressione – ha dichiarato Anup Sharma, – L’approccio terapeutico che abbiamo sperimentato, oltre a non essere farmacologico, è promettente e a basso costo”.
Un segnale di speranza, quindi, per quegli oltre 2,6 milioni di italiani che soffrono di depressione (secondo dati Istat, mentre la stima della Società Italiana di Psichiatria è più alta: 4,5 milioni).
Le indicazioni del nuovo studio – anche se il campione di pazienti è esiguo, e infatti Anup Sharma ripeterà l’esperimento su scala più larga – sono in linea con alcuni studi degli scorsi anni sulla capacità delle tecniche di respirazione controllata di alleviare le forme più leggere di depressione e ridurre il livello degli ormoni dello stress.
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