Un convegno che spiega le sfumature di depressione
della malattia che può colpire tutte le generazioni.
Giovedì 20 ottobre 2016 presso l’auditorium San Sisto, che è inserito negli spazi dell’ex chiesa di Via della Vittoria, si è tenuto il convegno Diverse sfumature di depressione: generazioni a confronto organizzato dalla nostra associazione con la collaborazione del Centro Studi Psicoligici (Cen. Stu. Psi) di Brescia il cui presidente Dr. Giuseppe Tavormina ha avuto il compito di condurre la serata.
Una serata, a detta degli intervenuti, molto interessante, lo scopo principale era quello di essere un primo passo verso una piena divulgazione delle sfumature di depressione, che porti a dare informazioni corrette sulla natura della malattia depressiva e dei disturbi dell’umore in genere: malattie molto diffuse, spesso subdole nella loro evoluzione, che coinvolgono tutte le età e con esordio frequentemente in età giovanile.si è parlato della depressione e dei vari tipi di depressione che possono colpire a partire dalla più giovane fino all’età matura, delle diverse patologie e dei possibili interventi su questa Malattia.
Queste malattie sono oggi CURABILI!
Gli argomenti trattati nel corso della serata:
Dott. ssa Patrizia AMICI
Psicoterapeuta, indirizzo
cognitivo comportamentale.
Relazione: “Le caratteristiche della depressione giovanile”
Dott. ssa Patrizia AMICI
(Per questione di Privacy, il filmato non può essere pubblicato)
[/ultimate_modal]Dott. Andrea Quarenghi
Psicoterapeuta, indirizzo Analitico.
Relazione: “La depressione tra le generazioni”
Il racconto di una storia vera, della paziente “Laura”.
Dott. Andrea QUARENGHI
(Per questione di Privacy verso la protagonista della storia il filmato non può essere pubblicato)
[/ultimate_modal]Dr. ssa Marianna BERIZZI
Psicoterapeuta, indirizzo cognitivo comportamentale.
Relazione : “Perdita dell’identità professionale e depressione”
L’identità professionale affianca per lungo tempo quella sociale e personale.
Il ruolo professionale arriva ad identificarci e rappresentarci a tal punto che, una volta giunta l’età della pensione, si verifica un senso di vuoto.
Il tanto agognato momento della pensione, idealizzato come una vacanza infinita, come tempo per dedicarsi finalmente a se stessi, può tramutarsi in un momento di forte depressione, perché sancisce una ridefinizione della propria identità. Per queste persone, oltre a cambiare di molto la routine giornaliera nelle cose concrete, la vita cambia anche a livello più astratto e psicologico. Infatti la pensione può rappresentare per molti una perdita che può portare a sentimenti che vanno dalla lieve tristezza fino ad intense sensazioni di scarsa autostima, inutilità e vuoto tipiche della depressione; nei casi di maggiore sofferenza si può parlare di depressione reattiva.
La vita può insegnare ad affrontare questo rito di passaggio con serenità, imparando a ridisegnare la propria persona dando più spazio alle sfere sociale e personale che negli anni dell’attività lavorativa spesso vengono trascurate.
Dott. ssa Marianna BERIZZI
[/ultimate_modal]Dott. Giovanni AGUDIO
Psichiatra, Presidente del Com.
scientifico di Un porto per noi.
Relazione : “La malattia esistenziale, riflessioni”
Partendo da questo presupposto il relatore propone, alla luce della sua più che trentennale esperienza di specialista del Servizio Psichiatrico dell’Ospedale generale, un’interpretazione clinica delle forme prevalenti di depressione, mania e disturbo bipolare nelle diverse età della vita.
Dott. Giovanni AGUDIO
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